Le novità IVA che stavano per entrare in vigore a decorrere dal 1/1/2025, con conseguenti onerosi adempimenti da parte delle associazioni che esercitano prevalentemente attività non commerciali sono state rinviate di un anno.
Si ricorda che tali novità avrebbero obbligato le associazioni che prestano servizi ai propri associati dietro corrispettivo specifico ad emettere fattura, in formato elettronico. Ciò avrebbe reso necessario, per una grande parte di associazioni, l’apertura della Partita IVA e la tenuta dei registri IVA, ancorché le prestazioni non fossero state gravate dell’imposta nella misura del 22% ma fossero state “esenti”.
Con ogni probabilità, nel corso del 2025 verranno introdotte le disposizioni per consentire alle associazioni di minor dimensione di poter essere esonerate da tali adempimenti, anche tenuto conto che dovrebbe essere rilasciata, da parte della Commissione Europea, l’autorizzazione all’entrata in vigore del Titolo X del Codice del Terzo Settore, contenente le disposizioni tributarie da applicare, dal successivo anno a quello in cui l’autorizzazione viene rilasciata, agli Enti del Terzo Settore. Si ricorda che il Titolo X contiene le disposizioni che consentono alle Organizzazioni di Volontariato e alle Associazioni di Promozione Sociale, aventi un volume di proventi inferiore ad euro 130.000, di poter optare per un regime di esonero da adempimenti fiscali e conseguenti obblighi contabili.