Le novità IVA che stavano per entrare in vigore a decorrere dal 1/1/2025, con conseguenti onerosi adempimenti da parte delle associazioni che esercitano prevalentemente attività
Tutti gli Enti del Terzo Settore, quindi iscritti al RUNTS nonché, anche se non iscritte al RUNTS, le Organizzazioni di Volontariato e le Associazioni di
Le persone fisiche possono destinare il 5 per mille della propria IRPEF a determinate finalità di interesse sociale, per il tramite di enti iscritti in
Le associazioni che non sono iscritte al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), qualora abbiano le caratteristiche di Ente Non Commerciale (cioè quando i
Si intende l’ente privato, diverso dalle società e dalle associazioni tra professionisti, che non svolge attività commerciale in via esclusiva o prevalente. Quindi, si tratta tipicamente di associazioni, fondazioni, società di mutuo soccorso, organizzazioni di volontariato, ONLUS, comitati, ecc. che non svolgono attività commerciale in via esclusiva o prevalente.
Gli Enti No Profit che aderiscono alla disciplina introdotta dal Codice del Terzo Settore vengono chiamati Enti del Terzo Settore (ETS).
Gli Enti No Profit diversi dagli Enti del Terzo Settore, cioè gli Enti No Profit che non aderiscono alla disciplina contenute nel Codice del Terzo Settore verranno chiamati Enti Non Commerciali.
Nell’uso comune, però, i termini Ente No Profit, Ente Non Commerciale ed Ente del Terzo Settore vengono utilizzati indifferentemente.
Il Codice del Terzo Settore (CTS) è costituito dal D.Lgs. n. 117/2017.
Si tratta di un insieme di norme che regolano gli enti che vogliono aderirvi, introducendo benefici ed obblighi estranei agli Enti Non Commerciali.
Il Codice del Terzo Settore non è ancora entrato pienamente in vigore. Infatti, l’insieme delle disposizioni di natura fiscale potrà entrare in vigore soltanto dopo che la Commissione Europea si sarà espressa favorevolmente sulla loro introduzione nel nostro ordinamento.
Per questo motivo, gli Enti del Terzo Settore devono, nell’attesa, applicare le disposizioni fiscali applicabili agli Enti Non Commerciali.
È il Registro istituito dal Codice del Terzo Settore al quale devono iscriversi gli Enti che intendono far parte degli Enti del Terzo Settore.
Sono:
Quando l’ammontare dei proventi dell’attività commerciale esercitata è inferiore all’ammontare dei proventi di altra natura (attività non commerciale, quote iscrizione, contributi, ecc.).
Per gli Enti Non Commerciali (ricordiamo che si tratta degli Enti No Profit che non sono iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, cioè gli Enti No Profit diversi dagli Enti del Terzo Settore) vi è una regola generale, valida per tutte le tipologie di enti (quindi associazioni di qualunque tipo, fondazioni, comitati), una regola specifica per le associazioni ed una ulteriore regola particolare per alcune tipologie di associazioni, che sono le più numerose, quali: le associazioni politiche, sindacali, di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra scolastica.
Regola generale
L’attività è considerata non commerciale quando:
Regola specifica per le associazioni
L’attività è considerata non commerciale quando:
Quindi, per le associazioni occorre un requisito ulteriore rispetto agli altri Enti Non Commerciali: la prestazione deve avvenire a favore degli associati o partecipanti.
Inoltre, le cessioni di beni (vendite) e le prestazioni di servizi (ogni altra attività diversa dalle vendite) effettuate dietro pagamento agli associati o partecipanti viene considerata commerciale quando è previsto un prezzo specifico, diverso ed ulteriore rispetto alla quota associativa, anche se nella forma di contributo o quota supplementare.
Regola particolare per le associazioni “privilegiate” (associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona)
Per queste associazioni l’attività è considerata non commerciale quando:
Queste associazioni sono particolarmente privilegiate in quanto:
Limitiamo la risposta alle attività degli Enti del Terzo Settore più numerosi, quindi alle attività delle Organizzazioni di Volontariato e a quelle delle Associazioni di Promozione Sociale.
Per gli Enti del Terzo Settore in generale, l’attività è considerata non commerciale quando:
Inoltre, vi sono disposizioni specifiche che ampliano l’area delle attività non commerciali per Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale.
Per le Organizzazioni di Volontariato l’attività è considerata non commerciale anche quando:
Per le Associazioni di Promozione Sociale l’attività è considerata non commerciale anche quando:
L’agevolazione, riservate alle associazioni sportive dilettantistiche non iscritte al Registro Unico del Terzo Settore, consiste nella possibilità di determinare forfettariamente:
Non occorre, pertanto, determinare il reddito sulla base della differenza fra ricavi e costi né determinare l’IVA da versare sulla base della differenza fra IVA incassata e IVA pagata, con una notevole semplificazione sugli adempimenti.
Per accedere questo regime forfettario le associazioni sportive dilettantistiche, oltre a non essere iscritte al RUNTS, non devono aver percepito ricavi (derivanti da attività commerciali) riferiti all’esercizio precedente per un ammontare superiore a euro 400.000.
Questo programma è stato pensato per poter essere utilizzato dalle piccole realtà appartenenti al Settore No Profit e consente a chiunque di poter “tenere la contabilità”.
E’ facile ed intuitivo non solo nell’inserire le operazioni ma altresì nel consultare le operazioni inserite, effettuare stampe di controllo ed ottenere le stampe ufficiali aventi valore legale.
Questo programma si comporrà fondamentalmente di due versioni a seconda delle caratteristiche dei soggetti utilizzatori. Questa prima versione può essere utilizzata dalle seguenti tipologie di enti:
Con questo primo modulo del programma si ottiene:
Tutte le esigenze di natura contabile di un piccolo ente del settore No Profit vengono, quindi, soddisfatte.
All’utilizzatore non è richiesta alcuna capacità contabile. Chiunque lo può utilizzare.
Occorre inserire i dati dell’ente nella scheda anagrafica dell’associazione ed effettuare il pagamento.
I dati relativi a REA e RUNTS vanno compilati se l’ente è iscritto rispettivamente alla Camera di Commercio e al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
Il pagamento può avvenire solo online con gli strumenti messi a disposizione.
Una volta inseriti i dati ed effettuato il pagamento, sarà possibile accedere alla sezione dei movimenti.
I dati anagrafici degli associati, dei clienti e dei fornitori possono essere inseriti prima di avviare l’utilizzo oppure in sede di registrazione dei movimenti contabili.
Abbiamo chiamato aree di intervento i settori o le aree individuate dal modello di rendiconto di gestione e dal rendiconto di cassa predisposti per i bilanci o report degli enti iscritti al RUNTS.
Le aree sono cinque:
Oltre a queste cinque aree, una area destinata ai movimenti finanziari derivanti dalle operazioni patrimoniali e finanziarie è stata prevista per consentire di tener conto di tutti i movimenti di cassa di un ente, comprese, quindi, le operazioni con le quali ad esempio viene comperato o venduto un immobile o viene effettuato un investimento o disinvestimento in titoli. Si tratta di operazioni in genere estranee ai piccoli enti per i quali è stato pensato il programma, per le quali verranno fornite specifiche istruzioni ed esempi di compilazione
Occorre inserire i dati dell’ente nella scheda anagrafica dell’associazione ed effettuare il pagamento.
I dati relativi a REA e RUNTS vanno compilati se l’ente è iscritto rispettivamente alla Camera di Commercio e al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
I dati anagrafici degli associati, dei clienti e dei fornitori possono essere inseriti prima di avviare l’utilizzo oppure in sede di registrazione.
Il pagamento può avvenire solo online con gli strumenti messi a disposizione.
Una volta inseriti i dati ed effettuato il pagamento, sarà possibile accedere alla sezione dei movimenti.
Abbiamo chiamato aree di intervento i settori o le aree individuate dal modello di rendiconto di gestione e dal rendiconto di cassa predisposti per i bilanci o report degli enti iscritti al RUNTS.
Le aree sono cinque:
Oltre a queste cinque aree, una area destinata ai movimenti finanziari derivanti dalle operazioni patrimoniali e finanziarie è stata prevista per consentire di tener conto di tutti i movimenti di cassa di un ente, comprese, quindi, le operazioni con le quali ad esempio viene comperato o venduto un immobile o viene effettuato un investimento o disinvestimento in titoli. Si tratta di operazioni in genere estranee ai piccoli enti per i quali è stato pensato il programma, per le quali verranno fornite specifiche istruzioni ed esempi di compilazione.
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